Natali Renato

Fratello minore del pittore, scenografo e attore Athos Rogero Natali, sin da giovanissimo cominciò ad interessarsi all’arte del disegno; al 1898 risalgono i primi dipinti conosciuti. Nel 1903 fu premiato con una medaglia d’argento dal Ministero della Pubblica Istruzione, mentre due anni dopo partecipò alla Biennale di Venezia.

Viaggiò a Venezia (molti quadri sul Canal Grande) e Parigi, dove incontrò l’amico Leonetto Cappiello e Modigliani. Ma Natali non tirò mai fuori i colori e pennelli per dipingere una tavoletta. Sgridato da Cappiello “pensi alle donne invece che alla pittura”, Natali prese a memoria tanti appunti che poi rielaborò in studio.

Influenzato dalle tendenze europee, nel 1914 rientrò a Livorno, indirizzando la sua pittura su colori e temi più vivaci.

Con Gino Romiti, Gastone Razzaguta, Giovanni Zannacchini e altri fondò il famoso “Gruppo Labronico“, un gruppo di amici pittori che diedero vita a diverse manifestazioni artistiche e partecipando a mostre in molte città d’Italia, tra cui la biennale di Venezia.

Assistette ai bombardamenti che, nel corso della seconda guerra mondiale, distrussero la sua città natale, traendo spunti per alcune sue importanti opere. Infatti, i vicoli dell’antica Livorno (quartiere Venezia) e della città bombardata, rappresentarono alcune delle sue tematiche predilette, insieme a popolane, marinai e alle famose risse notturne.